Mentre l'italiano è in attesa di sapere di che sesso sarà il figlio dei reali d'Inghilterra, il nostro caro e amato premier vola a Dubai. Nella sua valigia una serie di ''brochure'' delle nostre aziende di punta, dei nostri ospedali, delle nostre scuole e dei beni dello stato.Penserete ''magari è nostalgico e le vuole sempre con lui!''. In realtà le brochure (mi perdoneranno i ''galli'' se non uso bene la loro parola al plurale) sono per i signori con il turbante e la cravatta. Si proprio quelli che in piscina invece di avere acqua, hanno ''OIL''.
Il motivo è molto semplice, svendere l'ultima parte d'Italia che ci rimane. Tutto in nome dei tagli alla spesa!! Poco importa poi se i guadagni di queste aziende andranno all'estero, l'importante è che i conti tornino! Tutto ovviamente a discapito dell'economia reale, che non realizza più profitti. E perchè no, magari se riusciamo a privatizzare anche qualche servizio primario li facciamo contenti (sempre gli stranieri eh! Ormai l'italiano conta meno di zero). Tutto questo ovviamente sotto la bandiera del ''c'è lo chiede l'Europa''.
Si sempre Lei, questa donna che si prende 3 miliardi di Euro l'anno come finanziamenti e ne restituisce 1,5 miliardi. Lei, che c'impone d'indebitarci per 135 miliardi di Euro con il MES per poi magari essere salvati (ovviamente sempre su discrezione sua).
Ma io mi chiedo... non impariamo mai? Già negli anni '90 abbiamo sperimentato con lo SME, il significato dell'unione monetaria. Sappiamo tutti com'è andata a finire, non di sicuro per colpa nostra! Vedi German Dominance. In quegli anni abbiamo svenduto senza liberalizzare, gran parte delle nostre aziende strategiche, perchè la Germania voleva la nostra deindustrializzazione, ora vogliamo fare la stessa cosa? Vogliamo distruggere completamente il nostro sistema produttivo? Ma per cosa poi? Per stare in un sistema che, in cambio della poltrona in prima fila, pretende la distruzione di noi stessi? L'Europa dovrebbe nascere come sistema di coesione e coordinamento. Io invece vedo solo un sistema che ci ha messo gli uni contro gli altri, privando i più deboli di armi con cui difendersi dai più forti.
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