martedì 14 maggio 2013

Europa: ci "salva dalle guerre", dice il marketing delle idee



Niall Ferguson è uno storico inglese. Thatcheriano, si è fatto mandare a quel paese da Krugman e ciò non depone certo a suo favore. E' ovviamente antieuropeo, come è buona educazione tra veri gentlemen, nel solco del trionfatore Farage che è stato da qualche incauto paragonato a Grillo.

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Eppure, seguendo la regola aurea che da chiunque si può imparare qualcosa, leggiamo ciò che disse lo storico rivelandosi futurologo: ecco la sua Europa tra dieci anni.

Ci sarà ancora l'euro. Nell'Europa del Sud (Italia compresa) un quinto della popolazione avrà più di 65 anni e un altro quinto sarà senza lavoro. La gente avrà tutto il tempo per godersi i piaceri della vita e all'interno di questa economia grigia ci si potrà guadagnare da vivere lavorando come giardinieri o camerieri nelle seconde case dei tedeschi.



Uh oh. Interessante. Ancora più interessante è ciò che ha detto Ferguson sul Sole24Ore qualche settimana fa a proposito di quella che io chiamo "la storia delle guerre". Come sapete mi interesso moltissimo di marketing delle idee, versione modernizzata del vocabolo "propaganda". E ho notato che il marketing delle idee ultimamente perde colpi quando si tratta di vendere il prodotto Europa. Finita la manfrina dell'euro che ci renderà ricchi, potenti e superdotati come gli americani col dollaro, finito il sogno della fratellanza che tutti aiuta amorevole, cosa rimane ancora per far ingoiare la propaganda europeista a una popolazione sempre più recalcitrante e, ammettiamolo, incazzata? Raschiando il fondo del barile hanno finito col ricorrere ai Cavalieri dell'Apocalisse, ovvero: se non riusciamo più a illudervi, riusciremo a spaventarvi.

Ed ecco scodellata la "storia delle guerre". Ve ne sarete accorti: negli ultimi tempi per convincere l'esercito degli scettici si strombazza che l'Europa ci ha difeso dalle guerre. In fin dei conti, non si erano massacrati per secoli inglesi e francesi, francesi e tedeschi, italiani e austriaci? L'Europa ci ha donato la pace, e fate attenzione, se ne usciamo rischieremo di nuovo di finire in guerra.

Insomma, ci tengono dentro con la minaccia del cannone.

Tornando a Ferguson, ecco allora cosa dice sul Sole:

La creazione dell'Unione europea non aveva niente a che vedere con la guerra e la pace, altrimenti ci sarebbe stata una Comunità europea di difesa, a cui invece l'Assemblea nazionale francese oppose il veto nel 1954.

Eh già. E invece si sono tutti spesi solo ed unicamente per un accidente di moneta. Per la quale siamo di nuovo, manco a dirlo, in guerra.

Fonte: http://crisis.blogosfere.it/

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