giovedì 3 ottobre 2013

Lettera di cordoglio all’Italia




3 ottobre 2013 Di fedetrade

Cara Italia,

La tua bandiera ha il colore del rosso come il sangue che stiamo versando, del bianco come la bandiera che hai alzato, e del verde come la rabbia che tanti, come me, stanno provando dal profondo del cuore. E non me ne voglia il Sommo Poeta se queste tonalità non sono più ispirate dai suoi versi di imperitura memoria.
Pensavo che l’8 Settembre fosse una macchia ormai cancellata, invece eccoci ancora qui; la resa é firmata. Così da oggi nessuno di noi potrà più proclamarsi cittadino italiano, giacché é venuta a mancare la condizione necessaria e non sufficiente: l’Italia.
Possiamo dichiararci cittadini solo quando siamo parte di uno Stato che, per esistere, deve essere geograficamente definito, sovrano e, se non dittatoriale, guidato da una rappresentanza frutto dell’espressione popolare. Invece noi abbiamo completamente abdicato a tutto ciò e dalla fine del 2011 siamo governati da rappresentanti mai eletti, bensì imposti; cioé non siamo più sovrani di noi stessi. Puoi vendere questa sconfitta in mille modi ma non tutti ci credono e, anzi, si disperano impotenti di fronte a ciò. Sì perché, vedi, i più recitano la parte dei burattini in questo teatro dell’assurdo ma c’è chi guarda questo osceno spettacolo dalla prima fila, bene conscio della trama e della regia germanofona. Non tutti siamo italioti beceri che credono alle favole e alle notizie false che i tuoi media, lautamente pagati, diffondono.
La verità é che tu, Italia, sei un paese tecnicamente fallito che ha bisogno di soldi a prestito per tirare a campare. Devi pur mantenere flotte di nullafacenti che lavorano in cambio di un voto. La differenza tra noi e un Paese evoluto come l’America e che lá, quando i soldi finiscono, non erogano piú gli stipendi pubblici, qui ci indebitiamo. Solo che chi finanzia questo debito, o é portatore di interesse a vario titolo, vuole a buon diritto salvaguardare il suo capitale. E lo fa imponendo le carte da giocare che si chiamano fiscal compact, basso deficit e chi più ne ha più ne metta. Il gioco é ancora più facile dal momento che abbiamo deciso di far parte di un gruppo, l’Euro, che più che altro é una cozzaglia eterogenea di interessi politici e economici. C’é chi domina, meritatamente, e chi subisce per colpa della sua ignavia. Tu subisci.
Così ci hai imposto il bocconiano che ha attuato una serie di provvedimenti degni più di un bambino che di un novello Einaudi. Tutti saremmo stati in grado di aumentare le tasse, costringendo a pagare anche chi vantava un credito verso lo stato. Tu non sei un paese, sei un nemico giurato. E poi il buon Letta, l’uomo che ci ha reso “stabili” grazie a tante parole, zero fatti e da ieri un punto in più di Iva che, traducendo, vuole dire ancora meno consumi e ancora più sacrifici. I nostri risultati economici, Pil, disoccupazione, produzione industriale e quant’altro sono sotto gli occhi di tutti. Se é vero che una forte disuguaglianza sociale é tipica nei paesi poveri, allora tu, Italia, sei di diritto nel terzo mondo: il 10% degli italiani detiene il 45% della ricchezza, il resto fa sempre più fatica.
Lo dicevano gli antichi romani: “divide et impera”, ben consci del fatto che per governare bisogna frazionare. E l’Italia frazionata lo é: non é stata capace di eleggere una maggioranza che la governasse grazie ad una legge che nessuno ha interesse a modificare; serve a questo.
Terreno fertile per imporre il candidato giusto nel momento giusto.
Per poter invadere bisogna annientare le menti ed eliminare le personalità forti, quelle che con il carisma possono spostare intere masse di opinione pubblica. Un nome e un cognome: Silvio Berlusconi. L’uomo che ha fatto i suoi interessi per venti anni ma che ha più volte rifiutato una politica servile ai dictat d’oltralpe. Il cancro é individuato e va estirpato con un forte attacco mediatico, colpendo nel ventre molle: il debito. Quando qualcosa non piace, lo spread sale vertiginosamente. Quando le parole incontrano i desiderata, lo spread scende e la borsa vola. Oggi ne abbiamo avuto il più fulgido esempio. Fino ad arrivare all’odierno attacco finale: i delfini del tiranno gli hanno voltato le spalle, schierandosi con chi realmente comanda sul tuo territori. Che non sei tu, Italia.
Oggi non é andata in scena né la resa del Priapo parrucchinato, né la vittoria degli stolti sedicenti duri e puri che scrivono la storia con la mano sinistra. Oggi é stata solamente la sconfitta dell’Italia. Abbiamo venduto il nostro corpo in cambio di niente; peggio di una prostituta mal pagata.
Povera Italia, sei nata dopo una storia di dominio e sei finita nuovamente dominata. Forse vuole dire che non sei capace di avere una tua dignità propria e ben definita. E indefinito ma contento del dominio é il tuo popolo, da sempre scevro di una propria e unica identità.

3 commenti:

  1. SIAMO UN PAESE di NAVIGANTI ALLA DERIVA
    In cerca di un faro che non c’è
    Sballottati come fuscelli nella tempesta mediatica. Le voci delle sirene offuscano le menti dei marinai Portando la nave senza nocchiere verso gli scogli.
    DOVREMMO metterci i tappi nelle orecchie e andare avanti
    alla ricerca del nuovo da plasmare sperando che l’odissea abbia fine.

    Il Declino de Le Generazioni del dopo guerra cresciute nell'opulenza
    Sono divise in due Categorie classe politica serva delle lobby e i succubi (Beoti )
    Troppo presi da droga divertimenti diete e stronzate varie

    Non si sono resi conto che il declino è iniziato negli anni 80 con l’evento al Governo di B.Craxi Il debito pubblico è incominciato ha crescere a dismisura
    Naufragando Con L’ultimo Governo di SB suo delfino.
    Che per fare i suoi interessi ha dato il colpo di grazia.

    RICORDO che dopo il boom economico Dopo lotte e tanta fame il Popolo Incominciò ha fare due pasti completi (al giorno) + la colazione come i benestanti.

    I GIOVANI apatici Senza lottare a poco a poco si fanno riportare in dietro di 60 anni .
    Con falsi valori riescono ha fare breccia nelle vostre teste (istruite)?
    Cosa che a suo tempo non ha funzionato con noi analfabeti.
    ( Dico noi anche se io personalmente mi sento un privilegiato
    Avendola seconda elementare)

    Il Tutto è Servito ha ricreare senza lotte e/ a vostre spese ( e sacrifici ) Un nuovo boom Economico solo per i disonesti che ci hanno Governato (e le lobby che rappresentano)
    Vanificando cosi tutti i sacrifici fatti dai vostri Padri Riportando il tutto al punto di partenza.
    ( Non credo che la storia si possa ripetere)
    La vostra indolenza non vi permetterà di aiutare i vostri figli .
    ( Come stanno facendo i vostri Padri dà più di 30 anni )

    Vi siete accorti troppo tardi che pur avendo un lavoro non riuscite ad arrivare alla terza settimana del mese.

    Là differenza fra la nostra generazione e la vostra ? noi non digiunavamo per fare le diete digiunavamo perché spesso non c’era nemmeno il pane.
    Quello che manca alle generazioni nate nel dopo guerra?
    Dispiace dover dire che siete nella stragrande maggioranza dei Perdenti nati
    L’umiltà non sapete cosa sia siete privi di valori
    vi esaltate osannando i vostri aguzzini difendendoli a spada tratta mentre nel loro privato ridono di voi. Perché Non sapete distinguere il bene dal male
    Senza rendervi conto che i perdenti siete voi Non chi lotta con orgoglio per abbatterli.
    LE GENERAZIONI FUTURE SE CONFRONTERANNO I SACRIFICI FATTI DAI VECCHI
    CAPIRANNO CHE DAGLI SBAGLI SI IMPARA.

    VITTORIO

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    1. purtroppo non posso replicare perchè hai ragione..i giovani con valori veri che si indignano e lottano siamo davvero pochi

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    2. NEL SENTIERO della VITA NON CAMMINARE DAVANTI A ME
      POTREI NON SEGUIRTI.
      NON CAMMINARE DIETRO Di ME NON SAPREI DOVE CONDURTI.

      CAMMINA AL MIO FIANCO ( FRATELLO DEL MONDO) DAMMI LA MANO SAREMO FELICI
      E ANDREMO LONTANO. VITTORIO

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