mercoledì 28 agosto 2013

Merkel: La Grecia non avrebbe dovuto entrare nell'euro


Furore da campagna elettorale: la cancelliera accusa il suo predecessore Gerhard Schroeder. I suoi discorsi sembrano proprio anti euro.
La cancelliera tedesca Angela Merkel si scaglia contro il suo predecessore Gerhard Schroeder per aver permesso alla Grecia di entrare nell'euro.

Sempre più agguerrita la campagna elettorale di Angela Merkel. D'altronde, l'Election Day si avvicina - i tedeschi si recheranno alle urne il prossimo 22 settembre - e la cancelliera vuole assolutamente riconfermare la propria poltrona e il proprio potere: per continuare a governare non solo in Germania anche in Eurozona.

E così, parlando a un comizio di fronte a una platea di 1.000 elettori, Merkel ha detto che la crisi dei debiti in Grecia stava andando avanti da anni, e che dunque Atene non avrebbe mai dovuto aderire all'euro. La colpa è stata di chi ha permesso che ciò accadesse, in particolare del suo predecessore Gerhard Schroeder, del partito rivale dei socialdemocratici. 

"Il cancelliere Schroeder ha accettato la Grecia e ha indebolito il Patto di stabilità: entrambe le decisioni sono state sbagliate e hanno dato il via ai problemi che stiamo affrontando", avrebbe detto Merkel, stando a quanto riportato dai media, nel comizio che si è tenuto nella città di Randsburg.

I suoi commenti sono giunti in risposta alle critiche del partito socialdemocratico (SPD), che ha accusato la gestione della Grecia da parte di Merkel, mettendo in evidenza come il paese abbia già ricevuto due pacchetti di salvataggio del valore di 240 miliardi di euro e nonostante questo avrebbe bisogno di altri finanziamenti per sopravvivere. 

Peer Steinbrueck, numero uno dell'SPD, ha sottolineato che la Merkel non sta dicendo la verità sui reali costi che la Germania sta pagando per salvare Atene, Tuttavia, stando agli utili sondaggi, l'SPD rimane ancora molto indietro, con il 25% del sostegno degli elettori, contro il 39% a supporto di Merkel.

Fonte: WSI

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