“«La vera natura di alcune operazioni riguardanti il Monte dei Paschi di Siena riportate dalla stampa è emersa solo di recente, a seguito del rinvenimento di documenti tenuti celati all’Autorità di Vigilanza e portati alla luce dalla nuova dirigenza di Mps», afferma la Banca d’Italia in una nota.”
Notate i due grassettati. Banca d’Italia parla di rivelazioni recenti e portate alla luce dalla nuova dirigenza MPS. La nuova dirigenza s’insedia il 27 aprile 2012. E’ quindi dopo l’aprile 2012 che essa scopre i documenti incriminanti sull’uso di derivati truffaldini. Tenete a mente aprile 2012. Nel secondo grassetto si parla di analisi avviate da MPS nell’ottobre 2012. Tenete a mente ottobre 2012.
Ora tenete a mente questa data: febbraio 2012, mesi prima delle date relative alla ‘grande scoperta’ di Profumo e di Banca d’Italia. Tenete a mente che la sostanza dei giochetti truffaldini fatti da MPS con altre banche internazionali si chiama “equity swaps”
Riassunto:
A) Banca d’Italia e MPS dichiarano che tutto il pasticcio dei derivati si scopre fra l’aprile e l’ottobre 2012.
B) Il pasticcio dei derivati MPS fa uso delle “equity swaps”.
Ecco cosa scriveva un semplice corrispondente di Bloomberg nel febbraio 2012:
“Investitori come Aabar Investments PJSC e la Fondazione Monte dei Paschi di Siena hanno fatto uso di derivati per tentare di proteggere il loro valore o per ottenere prestiti… Monte Paschi ha accettato di mettere quote del suo capitale come garanzia nell’equity swap.”
Lo sapeva sto tizio e lo pubblicava in febbraio, mesi prima delle ‘scoperte’ italiane. Ma qui da noi Banca d’Italia e i bravi colleghi di Corriere e Sole 24 Ore? Ora scoprono l’acqua calda. What a wonderful world…
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